Viaggi

2 Gennaio 2013

Algeria 2012

Fino ad ora il club non ci era mai andato: un po’ per la burocrazia necessaria, un po’ per la guida
obbligatoria, forse perchè c’erano tanti altri posti da vedere.
Abbiamo scelto l’Adrar Ahnet perchè è un luogo ritenuto sicuro e ricco di vita, a differenza di altre
località qui si possono trovare animali, vegetazione, acqua: in sintesi un paesaggio vario.
L’Adrar Ahnet è un territorio che geograficamente si trova da nord a sud tra le provincie di Ain
Salah e Tamanrasset un po’ spostato verso ovest rispetto alla linea logitudinale che collega le due
città.

Sabato 22 dicembre
Partiamo da Vicenza, siamo in 5 equipaggi..
NADIA E FRANCESCO su Isuzu D.Max
MAURIZIA e FRANCESCO su Toyota LC 90
GIUSEPPE E CELESTINA su Nissan Navara
ANNA E GIOVANNI su Mitsubishi pajero
MARCO AIAZZI si Defender 110 viene da Como e ci raggiunge stada facendo
Domenica 23 dicembre
arriviamo aTunisi nel tardo pomeriggio, abbiamo appuntamento in serata con Stefano presso la
Maison du Voyageur, arriviamo verso le 2 di notte e andiamo subito a dormire.
Lunedì 24 dicembre
Ci rechiamo alla frontiera di Azoua e qui troviamo i gruppi di Desartica, Sahara dream, Latitudini,
Le pratiche sono lunghe, per noi che non siamo un T.O. Sono ancora più lunghe , cerchiamo di
capire cosa fa Roberto Musi e così riusciamo a passare la frontiera a tarda sera.
Il 1° campo lo facciamo dopo pochi km assieme agli altri gruppi che sono passati con noi oggi.
In attesa alla frontiera

Martedì 25 dicembre
Il giorno di Natale lo trascorriamo guidando verso il sud con un po’ di nostalgia per le care persone
che abbiamo lasciato a casa. Ahmed, la ns. guida vorrebbe farci dormire in un parcheggio ( gli
alberghi sono tutti al completo) nei pressi di Guerara, preferiamo guidare ancora fino a Ghardaia
dove troviamo alloggio all’hotel 4 stelle ……….
Mercoledì 26 dicembre
Il mio Pick up non parte, la batteria fatica a far girare il motorino d’avviamento pertanto cerco un
negozio per la sostituzione, gli altri intanto fanno il pieno: ho bisogno di una batteria da 105AH, ma
con le misure dell’alloggiamento ne trovo solo una da 80, provo a girare diversi rivenditori ma alla
fine mi arrendo, prendo quella da 80 e così poi iniziamo il traferimento.
Ghardaia
Giovedì 27 dicembre
Durante il trasferimento verso Ain Salah il Toy 80 della guida ha un inconveniente, forse a causa di
bulloni allentati quasi perde una ruota. Fortunatamente cercando in tutti riusciamo a trovare 4
bulloni, con quelli l’auto è in grado di proseguire.

Raggiungiamo Ain Salah, facciamo gli acquisti necessari ed il pieno di carburante (serbatoio e
scorta), poi partiamo e facciamo campo sotto le maestose dune dell’erg di Mehedjebat.
Erg di Maehedjebat Toy 80 della guida
Venerdì 28 sabato 29 domenica 30
un campo

il tour nell’ahnet
paesaggio

Ahmed
Nadia la veterana Anna e Giovanni i neofiti

Paleosuolo qualche piantata
siamo nell’Ahnet, visitiamo vari siti rupestri, incontriamo gruppi di dromedari con i loro
padroni, i paesaggi sono molto affascinanti, il villaggio di Arak ci da il senso della vita da
queste parti. La temperatura è ideale, di giorno si raggiungono anche i 28/30° mentre di
notte non si scende sotto ai 14°é fantastico.
Villaggio di Arak

Lunedì 31 dicembre
Siamo sulla strada del ritorno, festeggiamo l’arrivo del nuovo anno sulle dune di el el Meneha
Martedì 1 gennaio 2013
Siamo nuovamente a Ghardaia, al solito hotel, Visitiamo la città ed il mercato, tutto molto vario e
colorito come solo le città a queste latitudini sanno mostrare.

Mercoledì 2 gennaio
Arriviamo in frontiera, non c’è quasi nessuno, nonostante cio’ i doganieri e la polizia si divertono a
parlare con noi e a chiederci dolci e panettoni, ce la caviamo con una crostata ed una torta di mele:
sono comunque simpatici e scherziamo assieme. Alla sera ci fermiamo al campeggio di Tozeur e
poi ceniamo al ristorante da Roberta
Giovedi 3 gennaio
la vacanza stà finendo, ci aspetta una gustosa cena di pesce, quale degna conclusione di questo viaggio,
domani abbiamo il traghetto che ci porterà a casa.
E’ stato un viaggio positivo ma, come sempre accade il tempo a disposizione è stato troppo poco, per la
prossima volta bisogna prevedere una settimana in più.
Francesco Fanchin
Tracce e punti GPS a richiesta

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